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Probabilmente la parola friulana più conosciuta al Mondo è la formula di commiato “Mandi“. Non tutti però sono a conoscenza della sua storia.
Nonostante siano state attribuite, a questo termine, diverse interpretazioni, a tutt’oggi l’ipotesi più plausibile è che derivi dall’antico marcomandi (o m’arcomandi) che stava a significare “mi raccomando”.
A rafforzare tale ipotesi vi sono alcune lettere e poesie del XVI° e XVII° secolo nella quali il termine veniva utilizzato proprio come formula di saluto. Di certo, nell’Ottocento, la parola “mandi” veniva utilizzata in tutto il Friuli come saluto confidenziale ed amichevole. Questo viene sostenuto anche dal noto dizionario “Nuovo Pirona”, in modo particolare per la zona di Udine.
Secondo alcuni, la parola “mandi” avrebbe una valenza anche “religiosa” in quanto il termine verrebbe fatto derivare dal latino “manus dei” (“mano di Dio”, ovvero “che Dio ti protegga”) oppure similmente “mane diu” (“rimani a lungo”, ovvero “lunga vita”) o ancora “mane in deo” (letteralmente “rimani in Dio”). Sembrerebbe che lo stesso Papa Giovanni Paolo II in visita pastorale alla Basilica di Aquileia il 30 aprile 1992, salutando i friulani con “mandi” sottintendesse tale augurio e cioè, di rimanere sempre nell’amicizia con Dio.