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L’utilizzo della bandiera è antichissimo. Sembrerebbe accertata l’esistenza di oggetti simili a bandiere in Cina, a partire dall’anno 1000 a.C..
Insegne di diversa forma ed utilizzo erano in uso anche presso gli Egizi, gli Assiri, i Persiani e i Greci. Anche la Bibbia parla di insegne, quelle delle dodici tribù di Israele, ognuna delle quali aveva la sua particolare simbologia. Tuttavia, saranno i Romani a diffondere l’uso di vessilli. L’esercito romano faceva uso di “Signa” metallici e di “Vexilla”. Questi ultimi erano in uso dalla cavalleria ed erano a tutti gli effetti veri e propri gonfaloni. Secondo un uso iniziato con Tiberio (42 a.C. – 37), gli imperatori si facevano precedere da un “labaro”: un’insegna di porpora quadrata che assomigliava molto ad una bandiera propriamente detta.Come riporta Paolo Diacono, i Longobardi avrebbero fatto uso di “bandonum“, strisce di panno o pelle colorata che distinguevano i vari clan o arimannie. Da qui deriverà il termine “Banda”, quindi “Bandiera”.
Nell’Europa medievale le bandiere si diffusero numerose sia come insegne militari, sia sotto forma di stemmi nobiliari. La prima bandiera “nazionale”, ad oggi documentata, è quella della Catalogna, “la Senyera” citata la prima volta nel 1150. Poco più recenti sono le bandiere dell’Austria (1230), della Lettonia (1280), della Sicilia (detta Trinacria, 1282).
Anche la bandiera friulana, documentata a partire dal 1334, è da considerarsi tra le più antiche bandiere europee. Il “simbolo” del Friuli si fa risalire all’aquila araldica del Beato Patriarca Bertrando (1258 – 1350). Parti delle vesti, compresa la famosa aquila, sono ancora oggi conservate presso il Museo del Duomo di Udine.
Il simbolismo dell’aquila è un elemento costante nella storia friulana e comunque precedente al Patriarcato di Bertrando. Vi sono diverse tesi e “leggende” a tale proposito. Vi invitiamo a scoprirle nel nostro compendio gratuito.