Danze friulane

Danze friulane

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Danze friulane

Sono numerose le danze popolari del Friuli, alcune di esse anche assai antiche.

Generalmente le danze friulane rappresentavano aspetti della vita affettiva, in particolare: il corteggiamento, il fidanzamento e il matrimonio. Così, durante l’estate si ballava all’aperto, presso le corti o nei cortili, solitamente la Domenica. D’inverno, invece, le famiglie si ritrovavano nelle stalle. Questa era una “ghiotta” opportunità per i giovani per conoscere e ricercare l’anima gemella!

Numerosi erano i momenti conviviali durante i quali il ballo diventava protagonista, tra questi sicuramente le feste di matrimonio. Ma, il ballo era protagonista anche durante l’accesione dei Pignarûi, antico rito celtico.

Tra le danze maggiormente diffuse ricordiamo la “Stajare”, la “Furlana”, la “Stiche”; balli che ritroviamo con diverse movenze a seconda della zona del Friuli.

Fino agli anni ’50 la danza popolare era molto diffusa; l’accompagnamento musicale veniva fatto per lo più con la fisarmonica, col lirion, il flauto e il violino. Oggi, ad esclusione dei Gruppi Flokloristici, difficilmente questi balli vengono ancora diffusamente praticati.

Alcune delle danze friulane più note …

La Ziguzaine

La Ziguzaine è un’antica danza popolare, il cui nome deriva da “Zigeuner Geige”: violino degli zingari. Con questo termine infatti era uso indicare una “sviolinata”, cioè una suonata dedicata alla persona amata. Si tratta dunque di una danza di corteggiamento simile alla mazurka, che lascia molta libertà alla coppia di danzatori. Un tempo veniva ballata in occasione dell’accensione dei fuochi celtici.

La Vinca

La Vinca o Bal Del Truc è un ballo in coppia che solitamente si eseguiva alla fine della sagra paesana. Il ballo che ha la vitalità di una polka, si conclude con un segno di affetto tra fidanzati.

La Torototele

La “torototele” è una danza rustica di antiche origini ballata con movenze assai allegre e vivaci. La danza prevede una disposizione prima “a quadrato” per poi finire a semicerchio. Il nome sembra derivare dal termine “Torototei” che un tempo indicavano dei cantastorie itineranti, che accompagnati da rudimetali strumenti raccontavano storie e racconti. Il termine è stato poi associato, molto più semplicemente, a coloro che rientrando da un viaggio portavano notizie dai paesi vicini … oggi diremmo, che facevano “gossip”.

La Stajare

La Stajare è una danza originaria dell’Austria, più precisamente della Stiria regione dalla quale giunse fino alle nostre terre. La danza assunse poi caratteristiche tipicamente locali. Stiamo parlando di una danza rustica, simile alla mazurca. Il tema della Stajare è stato inserito da Beethoven nella sua Sonata opera 81 A dal titolo “Das Wiedersehn” (L’incontro).

La Resiana

La Resiana o Resianca è una danza molto antica originaria della Val di Resia. Veniva eseguita da due violini detti “zitira” e da un violoncello detto “bùncula”. Si tratta di strumenti modificati per rendere il suono simile a quello delle cornamuse. La danza è caratteristica per il ritmo frenetico e travolgente. Si danza in coppia, anche se i ballerini pur stando sempre di fronte uno all’altro non si toccano mai, si spostano oscillando con passi leggeri sino a scambiarsi di posto, girando su se stessi e, gli uomini, battendo il piede a terra.

La Quadriglia

La Quadriglia era nota, già alla fine del Seicento, in quasi tutta Europa con il nome di “contraddanza” o “controdanza” (una danza non troppo lontana dall’odierna “Country Dance”). La Quadriglia friulana è una tipica danza contadina che veniva eseguita, da quattro coppie di danzerini in cerchio, solitamente durante le feste nuziali.

La Furlana

La danza, che si ritiene nata proprio in Friuli intorno al 1574, raggiunse la massima diffusione in quel di Venezia nel corso del XVIII secolo, coinvolgendo in questo ballo tutte le classi sociali, compresa l’aristocrazia. La danza si diffuse anche in Francia dove venne ballata fino alla prima guerra mondiale seppur con modifiche ed aggiustamenti coreografici. L’interpretazione del ballo si differenzia da paese a paese, in tutti però si pone come danza di corteggiamento. L’armonizzazione di questa danza è stata inserita nelle composizioni di diversi artisti, in particolare ricordiamo:

• Johann Sebastian Bach (movimento IV della Suite n. 1 per due oboi, archi, fagotto e basso continuo BWV1066) (1718)
• Jean Philippe Rameau (movimento II della Suite n. 2 de Les Indes Galantes) (1735)
• Amilcare Ponchielli (finale dell’Atto I de La Gioconda) (1876)
• Maurice Ravel (movimento II de Le Tombeau de Couperin) (1914-17)
• Gerald Finzi (quarta delle 5 Bagatelle per pianoforte e clarinetto op. 23) (1943)
• John Moeran (movimento IV della Serenata in Sol maggiore) (1948)


Alcuni video delle principali danze friulane sono disponibili su 
YOUTUBE.

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